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faq - Domande frequenti

In questa pagina troverete le domande che più di frequente vengono fatte relativamente alle caldaie a biomassa, sono copia di email scambiate con clienti e persone interessate..

Questa pagina è in continuo aggiornamento, vi suggeriamo di visitarla spesso.... (Ultimo aggiornamento 05/09/2014)

  • Che cosa può bruciare una caldaia a biomassa?

Questa caldaia può bruciare qualunque tipo di combustibile solido trito, o pellettato, in pratica ci si può mettere qualunque cosa brucia, (ovviamente di naturale e non tossico!) dal pellet, che è il combustibile più caro che può bruciare, al vinacciolo (ottenuto dal seme dell'uva), ma la cosa migliore qui in Sardegna è il nocciolino o sansa di oliva, che vendono appositamente trattati dopo il frantoio, essicati in appositi forni e insacchettati, tutto questo processo permette di avere un combustibile che non puzza assolutamente come invece fa quello appena macinato al frantoio, e cosa ancora più importante, costa pochissimo, mediamente 14/20 euro al quintale.

Ovviamente nella nostra caldaia è possibile mettere della legna, mentre la caldaia è accesa si apre il portello, si mette la legna e si richiude, la caldaia appena la legna si accende, in automatico riesce a ridurre la quantità di combustibile presente in tramoggia da bruciare, per poi riprendere la normale quantità nel momento in cui la legna finisce, grazie alla gestione elettronica ed alla sonda della temperatura dei fumi.

 

  • Posso usare la caldaia con normali termosifoni?

Le caldaie a biomassa hanno lo scopo di scaldare l'acqua esattamente come le caldaie a gas e gasolio, lo fanno però usando dei combustibili molto più economici ed ecologici, quindi sono abbinabili a qualunque impianto di riscaldamento funzioni con acqua calda, sia esso a radiatori, ventil convettori, pavimento radiante ecc.

  • Ma è vero che la sansa e il nocciolino d'oliva puzzano?

 

direi che ne esistono di tre "tipi",

 

fresca, appena uscita dal frantoio, non serve a niente in quanto è puzzolente e fa tanta cenere.

 

essiccata al sole, spesso, specie nella zona di Cabras, molti prendono la sansa e la lasciano essiccare una estate al sole poi la insacchettano, se gratis va anche bene, pagarla.. l'importante che costi poco.

 

essiccata al forno: viene trasportata dal frantoio allo stabilimento in cui in grandi forni (che vanno a sansa) viene essiccata, passata al crivello per pulirla e insacchettata, è la più costosa, ma non vi sono pietre o terra come in quella essiccata al sole, non ha odore, fa meno cenere delle precedenti, viene venduta a Sassari, da Bioeco di Mura a 13 euro al quintale.

questo discorso vale sia per la sansa che per il nocciolino.

 

Un'altra precisazione importante,

 

Sansa: e data dalla polpa, la buccia ed il nocciolo dell'oliva sminuzzato - Colore marrone scuro
Nocciolino d'oliva: è il solo nocciolo dell'oliva sminuzzato - Colore marrone molto chiaro

 

Guardandolo si distingue bene la quantità di noccioli e di polpa.. più polpa c'è più il prezzo deve essere basso, più nocciolino c'è più è consentito un prezzo alto.
Altra cosa, che reputo importante, prendendo in mano un pugno di nocciolino o sansa, deve dare la sensazione di sabbia grossa asciutta che non deve sporcare la mano, altrimenti vuol dire che non è essiccata al forno e quindi meno pregiata (essendo più umida farà più fumo e renderà meno calore..)

  • Quanto spenderò  o quanto combustibile consumero per scaldare la mia casa?

C'è sempre da tener conto quando si parla dei consumi, del tipo di riscaldamento dell'abitazione, pavimento radiante, termosifoni, ventilconvettori ecc e dall'isolamento dell'abitazione, tutti fattori importantissimi come anche la zona climatica.. Nuoro e Cagliari ad esempio, a parità di abitazione avranno consumi diversi.

Se non con complessi calcoli che solo un termotecnico può fare, a mio avviso finchè non si accenderà il riscaldamento non si saprà con precisione quali saranno i costi, se invece stiamo andando a sostituire una precedetne caldaia a gas o gasolio, tramite appositi calcoli, che potete richiedermi via email è facilmente calcolabile il risparmio che si otterrà, per fare un un rapido confronto sappia  che la sansa, ripeto costa 13 euro al quintale, il pellet, circa 35! un sacco di sansa da 16kg viene a costare circa 2 euro e uno di pellet da 15kg circa 5! E pensare che il pellet, tra i combustibili alternativi è considerato il più economico, anche perché è l'unica cosa che molte caldaie o stufe a pellet possono bruciare.

  • La caldaia produce acqua calda, devo attendere molto prima di utiizzarla?

La caldaia è configurabile in qualunque maniera si voglia tramite la centralina elettronica, per come la configurerei, la caldaia terrebbe sempre caldi gli 80 litri di acqua al suo interno, pronti per la sua richiesta di acqua calda sanitaria, o la richiesta del termostato ambiente di pompare acqua nei termosifoni.

Detto questo, quando la caldaia arriva alla temperatura massima da me inpostata, ad esempio 65 gradi (ovviamente anche 75 o qualunque altro valore a nostra scelta), la caldaia va in modalità "mantenimento" o se preferisce per chiarezza stand-by, ciò vuol dire, che l'acqua al suo interno è a 65 gradi, e vi resta anche per lungo tempo grazie alla coibentazione finchè lei non accenderà il riscaldamento o aprirà a lungo il rubinetto.
Scesa dai 65 a un ipotetico valore di 60 gradi, la caldaia si riaccende da sola, sino ad arrivare nuovamente a 65 gradi e andare nuovamente in mantenimento. quando la caldaia è in mantenimento, la ventola è ferma, quindi all'interno non vi è più fiamma, ma brace, ogni ora la caldaia da un colpo di qualche secondo di ventola e immette per qualche secondo della sansa nel bracere, in questo modo le brace non si spengono mai e la caldaia scesa a quegli ipotetici 60 gradi deve solo riaccendere la ventola per ravvivare la fiamma grazie alle brace già presenti. una volta scesa a 60 gradi, oltre a riaccendere la ventola, parte con regolarità ogni 35 secondi (valore anche questo variabile) l'immissione del combustibile per alcuni secondi grazie al moviemento della coclea.

Durante la notte, se non ci sono utilizzi di acqua calda, tenere gli 80 litri all'interno della caldaia caldi, grazie alla coibentazione e alla fase di mantenimento ha un costo irrisorio, ma un grande confort perchè è sempre pronta con acqua calda e pronta a ravvivare la fiamma in qualunque momento

 

  • Posso utilizzare la caldaia anche in estate?

La caldaia, sulla centralina ha un tasto che commuta in modalità estate/inverno, in estate ovviamente funziona solo l'acqua calda sanitaria, tenendo sempre caldi gli 80 litri al suo interno, mentre in modalità inverno in automatico svolge entrambe le funzioni (riscaldamento e acqua calda sanitaria)..

  • Che diametro ha la canna fumaria?

L'uscita dei fumi della caldaia è 16 cm o 18cm a seconda del modello.

  • Buonasera ma che differenze  hanno le caldaie a biomassa apparte la potenza. visto che cene sono cosi molte e il prezzo varia di molto

Ci sono svariate tipologie di caldaia a biomassa, quelle come quella di stiamo parlando in questi giorni, che può bruciare qualunque tipo di combustibile, ad esclusione di cippato e segatura, per le quali è necessario un accessorio (agitatore) che serve per far scendere bene questi tipi di combustibile nella tramoggia, altrimenti si rischia che si blocchi la discesa del combustibile. Cippato e segatura a parte, ci sono le caldaie che vanno esclusivamente a legna, molte sono quelle che vanno esclusivamente a pellet, combustibile che io dico sempre è il più caro che possiamo dare a queste caldaie, (come dare caviale al maiale).

Se Lei vede una caldaia che si presenta come quella dell'inserzione, dotata di tramoggia a lato, probabilmente brucia sia legna che tutti i combustibili triti e pellettati (come la nostra), a quel punto la differenza di costo  solitamente è data dalla gestione elettronica o meno, la gestione elettronica, permette un miglior rendimento della caldaia ed una gestione molto più particolareggiata, mi passi il paragone, un'auto vecchio stile a carburatore ed una moderna a centralina elettronica, non'è che quella a carburatore non funzioni, ma la gestione elettronica nelle auto, come nelle caldaie ha portato notevoli vantaggi in fatto di gestione personalizzabile per tutte le necessità e miglioramento nei consumi, oltre che facilità nel gestirla.

una caldaia senza centralina elettronica la riconosce facilmente, tutte quelle con centralina hanno la stessa che monta la nostra caldaia nella zona superiore, come può vedere nelle foto, sono tutte identiche perchè fatte dalla stessa azienda italiana che poi fornisce tutti i produttori di caldaie. Nello specifico quella della nostra caldaia vanta la gestione separata (se si vuole) di due impianti diversi di riscaldamento, ed esempio due diversi piani o due abitazioni di una bifamiliare, inoltre di solito in numero di ricette configurabile è 3, in questo caso sono ben 6, può restare configurata per 6 combustibili diversi, ovviamente sarò poi l'utente a scegliere la ricetta in base al combustibile caricato. Di solito le caldaie senza centralina elettronica hanno una o due manopolone sulla parte superiore, e qualche levetta nascosta per regolare l'aria.. purtroppo però i valori sono sempre approssimativi e non si riesce a mantenere una taratura ottimale, bruciando male il combustibile si aumentano le pulizie, anche quotidianamente, e si consuma molto più combustibile.. c'è comunque ancora gente che le usa, come ci sono persone che ancora oggi usano auto con il carbutatore...

Altra sottigliezza, che però è più difficile da scovare, è valutare il numero di giri di fumo, quanti "zig-zag" fa il fumo prima di andare in canna fumaria, più sono e maggiore sarà il rendimento, purtroppo però a volte le aziende "contano a modo loro i giri di fumo" , quindi è sempre meglio studiarsi lo spaccao o le foto dell'interno dellla caldaia e valutare da soli, solitamente è sufficiente vedere se la caldaia ha due sportelli completamente indipendenti, come la Eurolam o uno sportello grande che comprende nella parte più bassa uno sportello più piccolo.

  • Perchè alcune caldaie si possono detrarre al 36% e altre al 55%?

parlando esclusivamente di caldaie a biomassa, con tramoggia a fianco, dotate di centralina elettronica, come concezione sono tutte più o meno identiche, nello specifico, vengono chiamate tipo "marina" con tre giri di fumo, quando sono tre, perchè se va a vedere bene gli spaccati delle caldaie alcune ne hanno solo due. Detto questo, se tutte sono più o meno identiche, (per lo meno nella concezione dei giri di fumo), tutte hanno più o meno lo stesso rendimento, se anche dovesse cambiare di uno o due punti percentuale da una all'altra nessuno potrebbe mai capire "a occhio" quale rende di più.

Quindi, molte aziende dichiarano con un certificato di garanzia, che le loro caldaie rendono OLTRE il 70%, ragion per cui possono essere detratte al 36% dall'irpef. Per poter essere detratte al 55% le caldaie devono avere una certificazione, non dall'azienda produttrice ma da appositi laboratori, che ovviamente per l'operazione chiedono svariate decine di migliaia di euro, Eurolam, come altre aziende, non'ha fatto questa spesa, vende la caldaia ad un prezzo più basso rispetto a quelle che si possono detrarre al 55%, ma questo non vuol dire che le proprie caldaie non avrebbero la certificazione, solo che non c'è stato questo investimento "pubblicitario" perchè alla fine di pubblicità si tratta.

E' vero che tra detrazione al 36% e 55% sembra ci sia una bella differenza, sappia però che nel nostro caso ad esempio, per le pratiche del 36% ci occupiamo gratuitamente, mentre per poter avere la detrazione del 55% serve una certificazione energetica di un geometra o ingegnere, che dichiari che lei sta sostituendo una caldaia con una certificata, e le deve inviare i documenti all'enea, di solito la parcella è 400/600 euro.
Dal 1 gennaio di quest'anno inoltre, sia la detrazione del 36% che quella del 55% saranno detraibili in 10 anni, a meno che non si abbia più di 80 anni..

Lascio fare a lei due conti, vale la pena oggi spendere il doppio per acquistare due caldaie che funzionano allo stesso modo?

  • Posso installare la caldaia all'interno dell'abitazione?

All'interno è certamente meglio, ovviamente non in sala da pranzo perchè non sarebbe molto bella da vedersi. Normalmente si installano in locali tecnici, cantine, scantinati, garage, locali dove aggiungerei io non ci si vive, ma più che altro per un dicorso estetico.

E' possibile installarla anche in esterno ma a tutti consiglio di evitare che prenda pioggia, sia per le parti elettroniche che per l'eventuale ruggine che nel tempo, prima o poi arriverebbe oltre che per un discorso di coibentazione..

Ne conosco una installata nel locale tecnico, locale adiacente alla sala e non da nessun fastidio.

  • Mi occorre uno schema di collegamento idraulico della caldaia, è possibile averlo?

I collegamenti idraulici della caldaia sono posti sulla parte posteriore, li può vedere in qualche foto nella pagina dedicata alla Senergy Kaldy Bio, sono in totale 5 raccordi, Mandata e Ritorno Riscaldamento, Ingresso acqua fredda ed uscita acqua calda Sanitaria, l'ultimo è lo scarico, che può aprirsi o per eccessiva pressione dell'acqua o per eccessiva temperatura dell'acqua all'interno della caldaia.

  • Come posso dimensionare il vaso di espansione?

Sul sito della Caleffi trova delle ottime dispense molto chiare che spiegano i calcoli da fare, i link sono questi:

http://www.caleffi.it/it_IT/caleffi/Details/Magazines/pdf/idraulica_24_it.pdf

http://www.caleffi.us/it_IT/Technical_brochures/01079/01079.pdf

  • Che tipo di colmo è meglio installare?

Se stiamo parlando di canna fumaria in acciaio inox, sconsiglio vivamente il "cappelletto cinese" in quanto per esperienza personale durante i temporali vi è la possibilità che entri acqua nella canna fumaria creando non pochi problemi, è invece adatto il "cappello a botte" detto anche "anti intemperie" o l' "esalatore lamellare", questi ultimi a differenza del cappelletto cinese hanno degli accorgimento per evitare che l'acqua possa entrare nella canna fumaria. Ultimamente ho avuto modo di vedere in funzione il "cappello eolico", il quale sembra che aumenti di troppo il tiraggio della canna fumaria, portando problemi sopratutto nella fase di mantenimento (riposo) della caldaia in quanto fa consumare troppo combustibile.

  • Esiste una caldaia a biomassa Compatta?

Certo, la Kaldy Bio ha dimensioni molto contenute, consideri che in ciò che vede nelle foto è incluso, Caldaia + Silos + Impianto Idraulico completo, la tova a questo link, Senergy Kaldy Bio!

 


Le domande sopra indicate sono stralci di domande realmente poste via email.

Contrario con qualche affermazione? Scrivi nel forum i tuoi pareri!

 

 

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